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Tra Plutone e Nettuno, verità e trascendenza

TRA PLUTONE
E NETTUNO

VERITÀ
E TRASCENDENZA

di Rishi Giovanni Gatti

Caratteristica fondamentale che consegna alla Storia gli ottanta anni che vanno dal 1950 al 2030 è il rapporto tra Plutone e Nettuno.

Per uno strano scherzo cosmico (tenete sempre ben presente queste due parole quando si parla di Plutone), i due Pianeti si sono messi a braccetto tra loro e danzano insieme, senza mai discostarsi troppo dai circa sessanta gradi che li dividono.

Che cosa significa?

Significa che “universalmente” tutti coloro i quali sono nati dopo il 1950 hanno nella loro Carta natale questo tema fondamentale: l’eccitazione e la stimolazione reciproca che lega le esperienze plutoniane di ricerca della Verità, della Trasformazione di sé verso Significati transpersonali, con i Sogni mistici nettuniani di bisogno di distaccarsi dalla Realtà terrena per “sparire” in un campo liquido e mistico che non conosce barriere né personalità.

I due movimenti sono collegati. Ad un innesco che può essere di tipo Nettuniano può corrispondere lo scatenarsi di una reazione Plutoniana, o viceversa.

Esempio classico: il sentirsi svanire – come ego e personalità – in una relazione d’amore, il fondersi con l’altro (o come minimo L’ILLUSIONE che questo accada), il trasognarsi continuo che ci accade quando guardiamo l’amato profondamente negli occhi… spesso ci proietta automaticamente in un altro regno, molto più intenso e problematico, quello del doverci spogliare dei nostri difetti, delle nostre paure, di ciò che ci offende e richiama a una profonda autoanalisi e trasformazione di sé per continuare a vivere la relazione e gioirne. 

Oppure, al contrario, il sentirsi guidati da qualcosa di oscuro a voler conoscersi più a fondo, a voler indagare in noi stessi le emozioni più torbide e nascoste, gli istinti sessuali più repressi, o le paure della morte, abilmente e per tanto tempo rimosse… insomma la sete di Verità che in qualche parte della vita improvvisamente si fa intensa, ineludibile, improcrastinabile, e che ci obbliga a compiere azioni concrete e non banali, coraggiose, profonde, in direzione finalmente di qualche cosa che non sia più la solita pappetta pronta che la società e i valori comuni ci consigliano… molto spesso ci fanno giungere a delle realizzaziomi nuove sul nostro vivere, come l’aprirsi della coscienza a realtà superiori, a percezioni più grandi, a sensazioni e emozioni comprensive più ampie, senza significato materiale ma infinitamente saporite e gustose, ricche di sfumature immaginarie che ci elevano, ci fanno rinascere, davanti a un’opera d’arte, al canto di un uccelletto, al semplice esistere divino di quel sorriso sulle labbra di uno sconosciuto che però “si sa chi è”, non come persona ma come anelito dell’esistenza a manifestarsi in forme spirituali, non mentali ma spontanee e vive…

Nella nostra epoca il salto tra questi due regni, il salto tra Plutone e Nettuno, tra ricerca della verità con la V maiuscola e il raggiungimento della Trascendenza verso IL dio con la d minuscola, è favorito e incoraggiato dalla posizione permanente che i due Pianeti hanno assunto nello Zodiaco, in ciascuna Carta natale. 

I Segni coinvolti lentamente cambiano perché i Pianeti continuano a evolvere attorno a noi, ma la connessione di base rimane fino al 2032 circa, e quindi anche cambiando modo di operare, le energie sono sempre in collegamento e i due circuiti mentali funzionano in sintonia. 

La sintonia è “di supporto” e favorisce sia l’uno che l’altro messaggio cosmico, ma non è “automatico” che la nostra vita ne sia coscientemente influenzata. Sia Plutone che Nettuno sono Pianeti che richiedono grande impegno, e che offrono in cambio moltissimo, ma solo a coloro i quali abbiano il coraggio e la fortuna di affrontarli e benedirli in loro. Chi li ha nella sua Carta in posizione prominente farà fatica a ignorarli, e si troverà a dover farci i conti spesso nel corso della vita.

Il bello dell’Astrologia è che molto facilmente è in grado di PREDIRE QUANDO i “problemi” di Nettuno e Plutone (e le potenzialità immense che a quei problemi sono collegate) si presenteranno.

Molto dipende dalle Carte natali individuali… Ma un percorso molto comune è chiaro e universale per tutti: il bisogno di dare il proprio contributo personale in cause transpersonali e utopiche per qualcosa di grosso, di trascendente, che travalica i propri stretti confini e ci proietta in futuri possibili, pieni di speranza e di “giustizia”.

Per qualcuno questa spinta si concretizza in qualche forma di “volontariato” più o meno impegnato, in associazioni politiche che vogliono cambiare il mondo, in associazioni religiose che vogliono servire i poveri, in associazioni di solidarietà sociale che vogliono recuperare i “non normali” cosiddetti (vuoi che siano handicappati, drogati, alcolizzati, scazzati…).

Per altri un viaggio in India apre le porte alla meditazione – che è la ricerca della Verità mediante la Trascendenza (Plutone e Nettuno) – ed è lì che i Maestri appaiono, che la “Visione” appare…

Per altri è lo studio di qualche disciplina che ci assorbe e ci trasforma, ci arricchisce e ci fa acquisire strumenti di conoscenza superiori da usare per tutti, che ci dà energia vera e ci sostiene…

I modi sono tanti: una delusione d’amore che ti cambia e ti “sposta”, cancellando tutti i tuoi precedenti paradigmi e modi di pensare e spinge a essere meno identificati con le teorie, le filosofie, ma più aperti al proprio sentire vero e vitale e alla propria superiore comprensione, che diventa libera e slegata da ricerce egoiche di potere personale ma piuttosto vasta e sorridente, aperta al mondo, agli altri, “veramente” potente e vincente…

Insomma, tra circa i 23 e i 27 anni d’età – in questa particolare epoca storica – tutti gli individui sperimentano due eventi astrologici importantissimi: — Plutone in transito congiunto al Nettuno natale; — Nettuno in transito in armonizzazione con il Plutone natale.

In questa fase della vita si è PER LA PRIMA VERA VOLTA molto suscettibili a:

1) cambiare modo di pensare per orientarsi maggiormente verso visioni più ampie, comprensive ed empatiche;

2) cambiare modo di sentire e percepire gli altri: possiamo aiutarli, non più combatterli. Possiamo amare e offrire la nostra parte migliore, perché NOI COMINCIAMO A CAPIRE CHE ABBIAMO UN PARTE “MIGLIORE” DENTRO DI NOI e non ci basta più vivere al minimo e parlare a vanvera di cose NON NOSTRE;

3) volere combattere per una GIUSTA CAUSA TRANSPERSONALE, con cui identificarci e dare delle risposte più vere alle nostre domande più impossibili (Perché tanta ingiustizia? Perché gli altri soffrono? Perché “non mi basta?”).

È in questo periodo che siamo più vulnerabili a dare la nostra energia agli altri. E gli sfruttatori non mancano. E soprattutto non mancano le delusioni – cocenti – successive al “passaggio” plutonettuniano.

Quanto lavoro gratuito viene sfruttato dagli organizzatori delle associazioni di volontariato? Quanto viene effettivamente prodotto con tutta questa energia? Che cosa succede “dopo”? Perché nessuno ci ha avvisato prima? Tutto quello slancio per niente… «Che cosa ho realizzato io di mio e di veramente importante PER ME?».

Finisce tutto così? In uno straccio di laurea, in un matrimonio “accettabile”, in un posto di lavoro “ben” pagato, in una messa la domenica, in un voto alle elezioni???

È molto difficile uscire da questa impasse, se ci abbiamo veramente creduto… Con Nettuno il rischio di identificarsi con il Sogno è molto grande. Con Plutone il rischio di cascare dal letto per incontrare il tragico Scherzo che ti spernacchia, è grandissimo. Depressione, suicidi, obnubilamento nelle droghe, negli sballi, nella tecnologia alienante… I pericoli di certo non mancano…

Navighiamo allora questi anni con consapevolezza, cercando di imparare il più possibile sui nostri meccanismi interiori e le nostre sensibilità.

Ricordiamoci sempre le due parole chiave di Plutone e Nettuno, i nostri due insegnanti maggiori: «Verità» e «Trascendenza».

«Io “so che c’è qualcosa in più” e so anche che questo qualcosa in più è “aldilà delle mie convinzioni e dei miei limiti terreni”».

Tenendo a mente questo, andremo lontano, e ci andremo noi con noi stessi. Saremo lì. Proprio lì dove siamo.